Pubblicato il 22 Aprile 2025
Nel mondo delle assicurazioni, in particolare nell’ambito delle polizze infortuni, la gestione di un sinistro rappresenta un momento critico sia per l’assicurato che per la compagnia assicurativa. Quando un evento dannoso si verifica, l’assicurato si aspetta un risarcimento equo e tempestivo, come previsto dalle condizioni contrattuali. Tuttavia, non è raro imbattersi in dinieghi di indennizzo, talvolta prevedibili, spesso causati da vizi sintomatici nella gestione della pratica. In questo contesto, l’intervento dell’intermediario assicurativo diventa fondamentale.
Cosa sono i vizi sintomatici?
I vizi sintomatici sono anomalie, irregolarità o comportamenti procedurali che, se presenti fin dalle prime fasi della gestione del sinistro, lasciano presagire un possibile rifiuto di liquidazione da parte della compagnia. Questi segnali sono spesso trascurati dall’assicurato, ma un intermediario esperto può individuarli tempestivamente.
Tra i principali vizi sintomatici si possono annoverare:
- Richieste documentali eccessive o reiterate che sembrano avere più l’obiettivo di rallentare la procedura che di accertare realmente i fatti.
- Contestazioni formali (es. ritardi nella denuncia, difformità tra quanto dichiarato e quanto riscontrato).
- Interpretazioni restrittive delle clausole di polizza, talvolta borderline rispetto alla buona fede contrattuale.
- Silenzio prolungato della compagnia anche dopo l’invio di tutta la documentazione.
- Nomina unilaterale di medici fiduciari o periti senza alcun confronto con l’assicurato.
Questi elementi, se presenti congiuntamente, possono indicare un’impostazione difensiva da parte della compagnia, volta ad arginare o escludere la responsabilità indennitaria.
Il ruolo dell’intermediario: da venditore a gestore della relazione
In questo contesto si evidenzia l’importanza dell’intermediario, che non deve limitarsi al ruolo commerciale, ma assumere quello di consulente e rappresentante dell’assicurato nella fase sinistrosa. Un buon intermediario:
- Assiste nella corretta denuncia del sinistro, evitando errori formali che possono pregiudicare il diritto all’indennizzo.
- Anticipa e riconosce i vizi sintomatici, adottando contromisure per tutelare il cliente (es. invio PEC, lettere di messa in mora, nomina di periti di parte).
- Interviene nella comunicazione con la compagnia, esercitando pressione affinché i tempi vengano rispettati e le valutazioni siano trasparenti.
- Coordina consulenze mediche o legali, in caso di sinistri complessi, riducendo l’asimmetria informativa tra assicurato e compagnia.
Conclusioni
La prevedibilità di un diniego spesso non è frutto del caso, ma di una serie di segnali e comportamenti che, se correttamente analizzati, possono essere contrastati in tempo utile. In quest’ottica, la figura dell’intermediario non è più solo un venditore di polizze, ma un alleato strategico dell’assicurato, capace di tutelarne gli interessi in un momento delicato come quello successivo a un infortunio.
Un’assicurazione è davvero efficace solo quando funziona nel momento del bisogno: evitare i vizi e gestire il sinistro con competenza fa la differenza tra un contratto su carta e una vera protezione.
Fonte: Assinews
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