Pubblicato il 15 Aprile 2025
Il 2024 è stato un anno particolarmente intenso per il settore assicurativo: sono arrivate tante nuove norme che hanno modificato (o modificheranno presto) l’operato degli intermediari. E anche il 2025 si preannuncia ricco di cambiamenti. Alcune novità entreranno in vigore, altre – emanate l’anno scorso – aspettano ancora i decreti attuativi per diventare operative. Insomma, siamo nel pieno di una trasformazione del settore.
Le norme del 2024 che ancora aspettano di partire
Diverse norme, pur essendo già state pubblicate, non sono ancora applicabili perché mancano le istruzioni per metterle in pratica.
- RCA: Un esempio emblematico è la riforma dell’assicurazione obbligatoria per i veicoli (RCA), introdotta dal decreto legislativo 184/2023, che recepisce una direttiva europea. Fin da subito, ha creato non pochi grattacapi interpretativi a compagnie e intermediari. Facciamo qualche esempio: quando un veicolo può essere considerato “non idoneo all’uso”? Basta un indicatore di direzione non funzionante? I carrelli elevatori (muletti) che superano i 14 km/h devono essere assicurati? E i monopattini? Prima erano soggetti all’obbligo, poi sono stati esentati, e ora, con la Legge 177/2024, torna l’obbligo. Una vera altalena normativa. Il risultato? Tanta confusione e la sensazione che serva maggiore chiarezza per chi deve applicare la legge ogni giorno.
- Catastrofi naturali: Anche la nuova norma che introduce l’assicurazione obbligatoria per i rischi catastrofali ha seguito un percorso travagliato. Doveva entrare in vigore il 31 dicembre 2024, ma il decreto attuativo è arrivato in ritardo, spostando tutto al 31 marzo 2025. E non è finita: un nuovo decreto correttivo sembra ora fissare l’entrata in vigore al 30 aprile. Una partenza, anche in questo caso, tra incertezze e rinvii.
- La lunga storia della “scatola nera”: vale la pena accennare anche alla questione della black box, la famosa scatola nera nei veicoli. Se ne parla dal 2012, con una legge che prevedeva l’obbligo di installazione a carico delle imprese e vantaggi tariffari per gli assicurati. Doveva essere tutto pronto in due anni, ma siamo nel 2025 e il percorso normativo non è ancora concluso. Nel frattempo, le compagnie hanno creato le proprie regole, proponendo soluzioni personalizzate a pagamento. Cosa cambia ora? Dal 7 luglio 2024, tutti i veicoli nuovi dovranno avere una scatola nera già installata dal produttore, in linea con il regolamento europeo. Ma attenzione: le funzionalità di questi dispositivi potrebbero essere limitate rispetto a quelle offerte dalle compagnie. E qui entra in gioco l’intermediario, che dovrà aiutare i clienti a capire cosa conviene fare. In più, con la recente Legge sulla concorrenza, viene sancito il diritto dell’assicurato a portare con sé la scatola nera e i suoi dati, anche cambiando compagnia, e tutto senza costi aggiuntivi. Un passaggio importante per la trasparenza e la libertà del consumatore.
Cosa succederà nel 2025
- Nuove regole per l’informativa precontrattuale: a partire da luglio 2025, entrerà in vigore una novità importante: l’introduzione del Modello Unico Precontrattuale (MUP), che semplifica e sostituisce i vecchi moduli informativi (Allegati 3, 4, 4-bis, 4-ter). L’obiettivo? Ridurre la lunghezza, le ripetizioni e le confusioni nei documenti da fornire ai clienti prima della sottoscrizione di una polizza. Un’operazione di semplificazione che dovrebbe aiutare tutti: clienti, distributori e compagnie.
- Pagamenti istantanei: dal 9 gennaio 2025, è possibile effettuare pagamenti in tempo reale all’interno dell’Unione Europea, grazie al nuovo Regolamento europeo sull’Instant Payment. Anche se non riguarda direttamente il settore assicurativo, questa novità può semplificare i rapporti tra intermediari, soprattutto quando si devono finalizzare contratti rapidamente e garantire la copertura assicurativa in tempi certi.
- Novità sulle pensioni: dal 2025 sarà possibile raggiungere la soglia minima per ottenere la pensione a 64 o 67 anni sommando la pensione Inps e quella complementare. Per gli intermediari, si apre una nuova opportunità: quella di valorizzare ancora di più la previdenza integrativa come strumento utile (e ora anche decisivo) per raggiungere il diritto alla pensione.
- Nasce l’arbitro assicurativo: è stato istituito ufficialmente l’Arbitro assicurativo, con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 gennaio 2025. Questo organismo avrà il compito di risolvere le controversie tra clienti e compagnie su risarcimenti, obblighi contrattuali e comportamenti degli operatori del settore. Le decisioni saranno prese da collegi composti da cinque membri, sulla base della documentazione presentata. Solo in rari casi sarà previsto un confronto diretto tra le parti, e le controversie dovranno essere risolte entro 90 giorni.
In conclusione
Le regole cambiano spesso, a volte sono poco chiare, e può capitare perfino che chi le emana non sia pronto ad applicarle. Ma resta un obiettivo comune: auspicare che il 2025 sia finalmente l’anno della chiarezza normativa, dove le leggi non solo vengano approvate, ma anche rese operative nei tempi giusti. Un’esigenza fondamentale per dare sicurezza agli operatori e, soprattutto, ai clienti.
Per approfondimenti: ASSINEWS
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